Un terreno di incontro
Venerdì 17 settembre si è svolta, presso i locali della Chiesa metodista di Firenze in via de’ Benci, la serata di inaugurazione dell’anno sociale dell’Associazione “Fiumi d’acqua viva – Evangelici su Fede e Omosessualità”. Davanti a un pubblico numeroso e interessato Andrea Panerini (ex Presidente dell’Associazione e neo-studente alla Facoltà valdese di Teologia in vista del ministero pastorale) ha illustrato le linee guida del volume di Elizabeth E. Green “Il Dio sconfinato” (Claudiana ed.) che farà da filo conduttore di tutti gli incontri biblico-teologici dell’anno 2010/2011. Panerini ha lungamente parlato della visione di un Dio che va al di là di leggi e ipocrisie umane per farsi interamente uomo nella croce di Cristo: una meditazione della Parola che respinge gli stereotipi imperanti nel nostro mondo contemporaneo occidentale dominato dall’ideologia machista, sessista, omofoba e capitalista. “Dio, afferma la Green, travalica ogni barriera sia di tipo fisico che culturale, per andare verso l’incontro con l’altro, con la sua fisicità, il suo dolore, per esaltare – e qui è evidente il raccordo con Karl Barth – la sua umanità, una umanità anche sofferente ma che può utilizzare per prendere in braccio l’uomo e condurselo vicino”. Numerosi gli interventi dei presenti che hanno spaziato su vari argomenti, dalla bontà di Dio alla difesa del creato e della dignità degli altri animali, quest’ultimo tema abbastanza sentito dalla platea. Il relatore, nella sua replica, ha criticato la teologia di Tommaso d’Aquino
che ha creato “un modello di comprensione teoricamente perfetto e razionale di Dio, quando in realtà la comprensione dell’essere umano sull’Onnipotente è minima e si deve affidare alla Grazia. Essa ha avuto un ruolo importante nell’evoluzione del pensiero cristiano ma il problema viene a crearsi quando realtà ecclesiali continuano a rifersi più o meno integralmente a queste correnti teologiche, peraltro già fortemente criticate dai Riformatori cinquecento anni fa”.
Giampaolo Pancetti, presente alla serata in rappresentanza della Parrocchia S. Vincenzo di Lerins (Firenze) della Chiesa veterocattolica dell’Unione di Utecht, si è rallegrato per il livello delle attività di “Fiumi d’acqua viva” e ha assicurato l’appoggio della sua comunità per le attività associative ed ha ribadito, rispondendo al relatore, l’importanza della teologia medioevale per le chiese di tradizione cattolica, pur riconoscendo la vivacità delle teologie contemporanee e la non applicabilità all’etica di impostazioni tomiste.
Ha portato un saluto a nome del Consiglio regionale della Toscana il consigliere Mauro Romanelli (del gruppo Federazione della Sinistra – Verdi) che, da ateo dichiarato, ha ribadito il suo sostegno a realtà associative che “creino un ponte tra laici e credenti, tra confessioni e fedi per la realizzazione di una società plurale ed equilibrata in cui la presenza delle religioni sia seme di pace e di concordia e non di tensioni. In questo – ha precisato Romanelli – associazioni come la vostra sono un seme importante e un terreno fertile di incontro”.
La serata è proseguita con una cena comunitaria preparata dai volontari dell’associazione, tra canti, inni e preghiere.
Il prossimo appuntamento con “Fiumi d’acqua viva” avrà luogo Venerdì 15 ottobre alle ore 21.00 con una serata con la pastora Alison Walker su Luca 7,39: Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice».
Pubblicato il 27 settembre 2010, in Altre chiese, Associazione, firenze, Teologia con tag cardone, chiesa metodista, difesa del creato, firenze, fiumi d'acqua viva, gay cristiani, green, il dio sconfinato, panerini, romanelli, tomismo. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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