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Il 19 maggio conferenza su “Unioni civili e benedizione delle coppie omosessuali – riconoscimento e legittimazione”
Giovedì 19 maggio alle 18.30 si terrà, presso l’SMS “Andrea del Sarto”, via Manara 12 a Firenze, (zona San Salvi) un dibattito sul tema “Unioni Civili e Benedizione delle coppie omosessuali – Riconoscimento e Legittimazione“, organizzata dall’Associazione “Fiumi d’Acqua viva – Evangelici su Fede ed Omosessualità” nell’ambito della settimana contro l’omofobia. Saranno presenti come relatori: l’onorevole Giovanni Bachelet (Deputato del Partito Democratico), il consigliere regionale della Toscana Marco Carraresi (Unione dei Democratici di Centro) e il professore Yann Redalié (Decano della Facoltà Valdese di Teologia di Roma e ordinario di Nuovo Testamento). Modera il dibattito l’onorevole Valdo Spini. Seguirà una cena a buffet preparata dai volontari dell’Andrea del Sarto (contributo volontario 10 €).
“L’idea di questo dibattito nasce dalla consapevolezza delle difficoltà anche ideologiche e religiose che incontra oggi in Italia la persona omosessuale, sia come singola che come coppia che decide di manifestarsi al mondo trasformando il legame affettivo in una convivenza stabile – afferma Claudio Cardone, Presidente di Fiumi d’Acqua Viva – Le discriminazioni e gli atteggiamenti di prevenzione e rifiuto, anche quando non sfociano, come purtroppo accade ormai sempre più di frequente, in vera e propria violenza, sono diffuse anche fra le persone, di qualsiasi orientamento o fede religiosa, e motivate proprio
sulla base della lettura delle Scritture. Abbiamo perciò pensato che un’iniziativa di questo genere, nei giorni in cui si riflette sui temi dell’omofobia, sia una ottima occasione per organizzare un momento di confronto pubblico fra le diverse posizioni e offrire uno spazio dove esprimersi e ricercare il superamento almeno delle posizioni più rigide.”
“Abbiamo voluto la conferenza perché da un lato crediamo che sia giusto confrontarsi anche con i non credenti (e quindi è necessario che la conferenza-dibattito si svolga in un luogo “laico” come la Società di Mutuo Soccorso) – chiosa la Segretaria dell’Associazione, Marta Torcini – e dall’altro perché l’omosessualità è una questione sociale di notevole rilevanza, rispetto alla quale i politici prendono posizione anche sulla base di motivazioni religiose. Saranno invitati a partecipare al dibattito le altre associazioni quali l’Arcigay ed altre che operino sia nel campo politico che in quello religioso su questi temi, oltre ovviamente a tutti i cittadini.”
Per info:
www.fiumidacquaviva.org
fiumidacquaviva@gmail.com
3487453594 Claudio Cardone, Presidente
3293276430 Marta Torcini, Segretario
Coesistenza nel rispetto reciproco: cristiani a confronto sull’omosessualità
Conversazione di Andrea Panerini con Paolo Ricca
Paolo Ricca (Torre Pellice, 1936) è uno dei massimi teologi italiani. Ha insegnato dal 1976 al 2002 Storia della Chiesa alla Facoltà valdese di teologia. Consacrato pastore della Chiesa valdese nel 1962, ha esercitato il ministero pastorale nella Chiesa valdese di Forano (1962-66) e di Torino (1966-76). Per conto dell’Alleanza riformata mondiale ha seguito il Concilio Vaticano II come giornalista accreditato, redigendone un commento teologico diffuso in diverse lingue. Insegna tuttora, come professore ospite, presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. È stato per 15 anni membro della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese con sede a Ginevra. Ha lavorato in diversi organismi ecumenici. In Italia collabora regolarmente al lavoro Segretariato Attività Ecumeniche (SAE). È stato per due mandati presidente della Società Biblica in Italia. Nel febbraio del 1999 ha ricevuto un dottorato honoris causa in teologia dall’Università di Heidelberg e nel 2008 il «Predigtpreis – Kategorie Lebenswerk» del Verlag für die Deutsche Wirtschaft AG. Dirige, per la casa editrice Claudiana di Torino la collana «Lutero. Opere scelte».
Panerini: In quale occasione ha avuto modo di incontrare per la prima volta – durante il suo ministero pastorale – una persona omosessuale?
Ricca: Se ricordo bene tutto, l’incontro che più mi ha impressionato e mi ha obbligato a prendere coscienza della realtà omosessuale è quello con una persona che negava di essere gay, che non voleva essere omosessuale. Per questo motivo si era sposato, aveva avuto cinque figli, fedele – a suo dire – a sua moglie, ma giunto in una età più matura della sua vita personale non poté fare a meno di prendere visione di questa sua identità omosessuale, una disposizione che egli aveva sempre negato ma che alla fine ha prevalso e non poteva più essere rimossa. Mi chiese, ricordo, che cosa avrebbe dovuto fare, se dichiararsi alla famiglia e abbandonarla fisicamente, uscire dall’equivoco oggettivo che egli stesso aveva creato per essere se stesso, oppure se lo consigliavo di continuare a fingere di essere quello che non era.
E’ stato sbagliato non rispondere all’Appello al Sinodo: la Chiesa valdese nel suo percorso di riconoscimento delle coppie dello stesso sesso
Estratto di una lettera a Riforma del 1° ottobre 2010, risponde il teologo Paolo Ricca
(…) Non conosco né il greco né l’ebraico, né ho passato lunghi anni sui libri di teologia. Mi avete presentato, un giorno, un Evangelo spiegato ai semplici, agli illetterati, che hanno risposto positivamente.
Voi, pastori, avete avuto accesso a informazioni e a testi più complicati e ora ve ne servite per giustificare comportamenti che ai miei tempi erano aberrazioni. Ho, il triste sentimento che oggi si cerca nell’Evangelo non il modo di comportarsi, ma la giustificazione del proprio operato.
Non vorrei essere frainteso, ma vi chiedo umilmente di meditare questa frase: voglia il Signore che non vi troviate nella situazione di scandalizzare il fratello semplice, che semplicemente, ma con tutto il cuore, ha creduto nell’Iddio che gli avete presentato tanti anni or sono.
Samuele Sieve (Ginevra)
Questa bella lettera non è stata indirizzata a questa rubrica, ma al nostro settimanale. (Riforma, ndr) Siccome sono anch’io un pastore, mi sento interpellato e, d’accordo con il direttore del giornale, la pubblico qui, e cerco di rispondere, beninteso non a nome dei pastori, ma, come sempre, a titolo personale.
«Una bella lettera», dicevo. Bella moralmente e spiritualmente. Moralmente per il suo tono pacato e sereno, senza risentimenti, accuse e sospetti malevoli – un tono amichevole e fraterno, che sempre dovrebbe caratterizzare i rapporti tra membri di chiesa, ma che purtroppo oggi è spesso assente.
Il Sinodo valdese e metodista ha approvato la benedizione delle coppie omosessuali
Vi diamo in anteprima il testo della mozione approvata, oggi giovedì 26 agosto, nella seduta notturno del Sinodo valdese e metodista (105 voti a favore, 9 contrari e 29 astenuti). A seguire arriveranno le dichiarazioni dei dirigenti della nostra associazione e di esponenti delle chiese. (red)
riconoscendo le differenze nel percorso di integrazione e riconoscimento delle persone omosessuali nelle chiese locali, ed invitando in ogni caso al rispetto delle diverse sensibilità dei membri di chiesa, nella preghiera e nella prospettiva delle diversità riconciliate in Cristo,
grato ai numerosi e vari gruppi di lavoro, studio ed approfondimento sull’argomento che da anni operano fornendo materiale di studio alle chiese,
consapevole del fatto che la benedizione, nel contesto esclusivamente liturgico e pastorale delle nostre chiese, testimonia un riconoscimento ed una condivisione annunciata e proclamata della Grazia di Dio rivolta ad ogni creatura umana,
riaffermando quanto detto da diversi documenti precedenti, con particolare riferimento agli atti 30/SI/07, P/AS/07, 43/SI/08,
esprime con forza la sua convinzione che le parole e la prassi di Gesù, così come esse ci sono testimoniate negli Evangeli, non possono che chiamarci all’accoglienza di ogni esperienza e di ogni scelta improntate all’amore quale dono di Dio, liberamente e consapevolmente vissuto e scelto.
Il Sinodo invita pertanto le chiese:
– ad affrontare ed approfondire la riflessione sulla realtà omosessuale ed omoaffettiva all’interno delle chiese stesse e della società, avvalendosi del supporto del materiale prodotto nel corso degli anni da numerosi gruppi di lavoro sul tema e del servizio della rinnovata commissione “Fede e Omosessualità”;
– nella prospettiva dell’atto P Assemblea/Sinodo 2007, ad intraprendere o approfondire la riflessione sulla benedizione delle coppie dello stesso sesso, nel contesto dell’animazione teologica “Moltiplicare Benedizioni” proposta dalla commissione di cui sopra.
Chiede di conseguenza alle chiese che,
ove sorelle e fratelli membri della nostra Chiesa o appartenenti ad una Chiesa evangelica richiedano la benedizione di una unione omosessuale si proceda nel cammino di condivisione e testimonianza e, laddove la chiesa locale abbia raggiunto un consenso maturo e rispettoso delle diverse posizioni, essa si senta libera di prendere le decisioni conseguenti, rimanendo in costruttivo contatto con gli appositi organismi.
L’intervento di Gianluigi Gugliermetto a Casa Cares (Aprile 2010)
La benedizione di coppie dello stesso sesso: possibilità e liturgie
di Gianluigi Gugliermetto, Casa Cares, 17 aprile 2010
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