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“Io prete felice lontano dalla gerarchia”
Pubblicato da fiumidacquaviva
Riproponiamo qui una vecchia intervista ripescata dal nostro archivio, datata 23 gennaio 2010 e realizzata da Andrea Panerini per il sito di “Fiumi d’acqua viva”. Si tratta di una conversazione con don Franco Barbero che fu subito presa dal nostro sito e pubblicata dalla prestigiosa rivista “MicroMega” (http://temi.repubblica.it/micromega-online/io-prete-contro-felice-lontano-dalla-chiesa-gerarchica-intervista-a-don-franco-barbero/). E’ il nostro piccolo regalo estivo per i lettori del nostro sito. (La Redazione)
Seguendo quale percorso è arrivato a fare il prete cattolico? Cosa è nato dentro di lei per arrivare a questa missione?
Premetto che le mie risposte saranno molto riassuntive per il poco tempo di cui dispongo. Per quale strada arrivai a fare il prete cattolico è in qualche modo non del tutto chiaro neanche a me. Certo, influì il fatto d’aver incontrato nei primi anni alcuni preti molto positivi, entusiasti ed affettuosi. Debbo molto alla mia famiglia che era numerosa e piuttosto misera, non solo povera. Fu la mia mamma che mi parlò di Gesù come amico dei poveri, come buon pastore ad accendermi nel cuore il desiderio di fare come il buon pastore? Può darsi. Ma mi sembra di essere nato con l’idea di farmi prete! Tanto che a 7 anni già radunavo i bimbi e le bimbe della mia via a Pinerolo per “dire messa” e volevo ogni mattina “fare il chierichetto” prima di andare a scuola. Prete per me allora voleva dire “Gesù e i poveri”. Nell’adolescenza e nel lungo periodo di permanenza in sanatorio, curato da uno straordinario medico valdese, la mia “vocazione” si approfondì e già in sanatorio fondai un gruppo biblico settimanale… Eppure non so spiegarmi come sia maturata in me questa scelta. Allora credevo, da ragazzo, che la chiesa cattolica fosse l’unica vera chiesa e che fuori…tutto fosse tenebra o eresia.
Che cosa significa per lei il suo ministero? Si sente ancora parte della Chiesa universale?
Il mio ministero significa cura pastorale, accompagnamento delle persone verso una fede personale adulta, ascolto delle persone, soprattutto molto impegno per l’animazione biblica nella mia comunità e in tanti altri luoghi e comunità. Dio mi ha regalato tante “cattive compagnie” che sono state le voci che mi hanno molto aiutato nella mia conversione al Vangelo: eretici, separati, divorziati, scomunicati, spretati, donne, femministe, gay, lesbiche, transessuali, credenti del dissenso, molti preti “disagiati”, tossicodipendenti, pedofili… Nella vita non mi sono annoiato, né mi sono potuto permettere di portare nelle relazioni quotidiane le risposte prefabbricate del catechismo cattolico. Debbo molto a queste persone che continuo ad incontrare ogni giorno. L’ascolto delle persone e il ministero della Parola di Dio restano il cuore del mio essere prete-pastore. Sono un pastore felice. Mi sento parte della chiesa universale più che mai. La dimensione ecumenica mi è penetrata nelle ossa. Sto nella chiesa cattolica come parte del popolo di Dio con una visione teologica che non ha nulla in comune con la gerarchia cattolica ufficiale. Per me la chiesa si invera là dove si accoglie la presenza amorosa ed interpellante di Dio e dove si tenta di vivere la sequela di Gesù. Senza “questa” chiesa universale, da viversi nel particolare e nel quotidiano, non riuscirei a fidarmi di Dio e mi mancherebbe il confronto di idee e di prassi che mi sembrano ossigeno essenziale per la vita di fede.
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Pubblicato su Chiesa cattolica, cristiani, Italia
Tag: andrea panerini, Chiesa cattolica, comunità di base, franco barbero, gay, ratzinger
Il 17 e 18 aprile don Barbero e Ferrario a Casa Cares con “Fiumi d’acqua viva”
Pubblicato da fiumidacquaviva
E’ quasi tutto pronto per l’avvio, il 17 e 18 aprile, del ritiro – convegno dell’Associazione “Fiumi d’acqua viva – Evangelici su Fede e Omosessualità” dedicato quest’anno all’omoaffettività e alle benedizioni delle coppie dello stesso sesso con il versetto “Dove andrai tu, andrò anch’io” (Rut 1,16). La due giorni avrà luogo nella splendida struttura di Casa Cares (Reggello – Firenze) che vedrà la partecipazione di ospiti del calibro di don Franco Barbero, il teologo valdese Fulvio Ferrario e quello episcopale Gianluigi Gugliermetto. Il pomeriggio di sabato 17 i lavori avranno inizio alle 15.30 con le presentazioni dei partecipanti e le relazioni degli ospiti che saranno successivamente discusse in piccoli gruppi. Dopo una cena offerta dalla struttura ospitante, vi sarà una serata di preghiera comunitaria. Domenica 18, dopo la colazione comunitaria, proseguirà la riflessione comune in assemblea plenaria circa le relazioni del giorno precedente e l’esperienza vissuta a Casa Cares. Il ritiro si concluderà con il culto evangelico della tarda mattinata e il pranzo. Sono ancora liberi gli ultimi posti per pernottare, per le prenotazioni contattate la Segreteria dell’Associazione via mail fiumidacquaviva@gmail.com o telefonando al 333.2876387 (Andrea)
Potete scaricare dal nostro sito il programma del ritiro.
Fulvio Ferrario (Milano, 1958), pastore e teologo valdese, è professore ordinario di teologia sistematica alla Facoltà Valdese di Teologia a Roma. Studioso di Karl Barth e Dietrich Bonhoeffer, tra le sue opere segnaliamo Libertà di credere (2000) e Tra crisi e speranza (2008).
don Franco Barbero (Savigliano, 1939) è presbitero cattolico dimesso allo stato laicale nel 2003 dall’allora cardinale Ratzinger, anche se si sente ancora pienamente nel suo ministero. E’ tuttora animatore spirituale della Comunità di base di Pinerolo (TO) e commentatore della realtà religiosa italiana. Sostenitore delle benedizioni alle coppie omosessuali da trent’anni, ha personalmente celebrato numerose unioni gay dentro la sua comunità.
Gianluigi Gugliermetto è teologo episcopale
Location
Casa Cares è una struttura della Chiesa Valdese situata dentro la settecentesca Villa “I Graffi” in località Pietrapiana (Reggello – Firenze) a pochi chilometri da Vallombrosa, in una delle zone più belle d’Italia e della Toscana. Vi si giunge attraverso la SR 69 (Pontassieve/Vallombrosa), attraverso l’uscita Incisa Valdarno dell’A1 o tramite collegamento ferroviario dalla stazione di Firenze SMN a pochi chilometri dalla villa.
www.casacares.it
Omoaffettività e benedizione delle coppie gay: il ritiro 2010 dell’Associazione “Fiumi d’acqua viva”
Pubblicato da fiumidacquaviva
Sabato 17 e Domenica 18 aprile 2010 avrà luogo un ritiro-convegno sul tema “Dove andrai tu, andrò anch’io” (Rut 1,16) – Omoaffettività e benedizioni di coppie dello stesso sesso.
Lo comunica la Segreteria dell’Associazione “Fiumi d’acqua viva – Evangelici su Fede e Omosessualità”, promotrice dell’evento. La due giorni prevederà momenti di alto profilo teologico e culturale intervallati da preghiere e meditazioni.
Interverranno, tra gli altri, don Franco Barbero (prete cattolico dimesso allo stato laicale da Ratzinger in quanto, tra le altre cose, ha benedetto le coppie omosessuali), il teologo valdese Fulvio Ferrario (docente di teologia sistematica alla Facoltà valdese di Roma) e la pastora metodista Mirella Mannocchio (membro della commissione liturgica battista, metodista e valdese).
Casa Cares è una struttura della Chiesa Valdese situata dentro la settecentesca Villa “I Graffi” in località Pietrapiana (Reggello – Firenze) a pochi chilometri da Vallombrosa, in una delle zone più belle d’Italia e della Toscana.
E’ possibile prenotare la propria presenza entro il 20 marzo. Per informazioni, costi e problemi logistici è possibile scrivere una mail alla segreteria dell’associazione all’indirizzo fiumidacquaviva@gmail.com oppure alla Casella Postale 18082 – Uff. post. 18 FI – Via Cavour, 71/A – 50129 Firenze.
Per contatti urgenti chiamare il numero 333.2876387